Il contesto dal quale nasce questo progetto
Nel corso dei secoli, le zone costiere hanno rappresentato un importante polo di sviluppo della civiltà.
La possibilità di usare il mare come elemento di trasporto e per gli scambi commerciali oltre che come importante fonte alimentare hanno incoraggiato e favorito lo sviluppo di insediamenti costieri. Numerose città e cittadine costiere d’Europa hanno una cultura e uno stile di vita che affondano le proprie radici nei secoli passati.
Queste zone racchiudono ancora oggi un grande potenziale per la società moderna e svolgono un ruolo importante nella produzione alimentare (grazie alle risorse della pesca e dell’acquacoltura), nei trasporti, nell’economia turistica nonché nella tutela dell’ambiente e della biodiversità.
Il ventaglio di funzioni svolte dalle zone costiere è comunque molto più ampio e articolato
e va a investire la creazione di posti di lavoro, la crescita economica e la qualità della vita,
come appare evidente da alcuni esempi riportati di seguito:
Produzione agricola nelle pianure litoranee ottenuta con risorse idriche costiere;
Diversificazione delle attività della pesca;
Mobilità e commercio: i porti naturali e non e le vie di comunicazione costiera sono elementi essenziali delle reti di trasporto;
Turismo, svago.
Le zone costiere e le loro risorse naturali (marine e terrestri) svolgono un ruolo potenzialmente strategico nel soddisfare le esigenze e le aspirazioni dei cittadini europei di oggi e di domani.
Una strategia di sviluppo rappresentata dall’Asse IV – Mis. 4.1 “Sviluppo sostenibile delle zone di pesca” del FEP 2007/2013, da cui non poteva prescindere una regione come la Puglia con i suoi oltre 800 km di costa, con alcune delle marinerie più importanti a livello nazionale e con uno sviluppo turistico in crescente aumento.
Tale strategia si manifesta chiaramente nella provincia di Lecce, unica nel panorama regionale, ad ospitare due Gruppi di Azione Costiera.